Noi siamo ciò che facciamo ogni giorno? Quanto c'è di vero in questa frase? La prima volta che ho sentito quest’affermazione ho arricciato il naso con perplessità. Ho pensato "Come posso essere definito dalle mie azioni di ogni giorno?" Mi alzo, mi preparo, vado al lavoro, gestisco gli impegni e così giorno dopo giorno. Sono una persona onesta, faccio il mio lavoro, se posso aiuto gli altri, gestisco i miei impegni in un ritmo spesso serrato, poi qualche giorno di riposo, svago e vacanza.
Da quando sono stata invitata a riflettere sul significato di questa affermazione qualcosa si è insinuato ha iniziato ad innescare altre domande. "Se io sono ciò che faccio ogni giorno, sono davvero soddisfatta di ciò che sono?" "Che cosa posso fare di diverso o come posso fare ciò che devo in modo da essere davvero soddisfatta?" Poi le domande si sono estese pensando alle persone con cui entro in relazione:"Se sono ciò che faccio ogni giorno, allora ciò che faccio e sono influenza anche chi è intorno a me?" Ogni mia azione quotidiana dal risveglio, a come mi preparo ad affrontare la giornata, come vado al lavoro o gestisco gli impegni, alle persone che incontro, come arrivo alla fine della giornata e anche come finisco la giornata é mia responsabilità. Posso decidere di scegliere pensieri, parole e azioni migliori in modo da poter vivere al meglio tutto ciò che la giornata ha da offrirmi. Comprendere e accettare questa responsabilità non è stato semplice, perché mi ha portata, passo dopo passo, a rivolgere lo sguardo solo su di me, lasciando andare le azioni degli altri e concentrandomi sempre più sui miei pensieri, parole e azioni e sul portare questi tre punti in equilibrio su un unico asse. Il lavoro è l’attenzione sono stati e sono tuttora costanti, ma posso dire che la realtà della mia giornata è completamente cambiata riempiendosi di profumi, sapori, immagini e suoni completamente nuovi. |
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Carmen Morronemail [email protected] Archives
Settembre 2023
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