Ti sei chiesto chi sei tu veramente e che posto occupi nella tua vita? Proprio così: “Tu che posto occupi nella Tua Vita?” No, non pensare ai figli, compagno, lavoro, genitori ecc.…. Proprio tu, solo tu, chi sei e che posto occupi nella tua vita? Sono domande molto importanti che spesso non siamo abituati a rivolgere a noi stessi, siamo la moglie di, la mamma di, siamo l’impiegata, la professoressa, la professionista, siamo la figlia, l’amica e tante tante altre cose. Ma se ci soffermiamo un momento con più attenzione ci accorgiamo che prima di tutto abbiamo un nome, non siamo un nome, noi facciamo un lavoro ma non siamo quel lavoro e così via. Mi chiamo Nina non sono Nina, ho un marito non sono la moglie di…, ho un figlio non sono la mamma, ma faccio anche la mamma, svolgo un lavoro con un ruolo non sono quel ruolo… E così potremmo andare avanti in tutti i compiti che abbiamo e in cui spesso di identifichiamo, ma che non sempre corrispondono a ciò che siamo veramente o meglio ciò che siamo veramente non trova spazio per esprimersi in tutto questo susseguirsi di impegni e compiti che ci siamo costruiti intorno. Proviamo allora a riappropriarci della nostra identità iniziando ad esprimerci in modo diverso. La prossimo volta che qualcuno ti chiede di presentarti non dirai più “Sono Nina, ma prova a dire “Mi chiamo Nina” e continua con “svolgo un lavoro di … presso… “e non dire “sono un impiegata … o sono una dottoressa…o altro” non sei quel lavoro, ma fai quel lavoro. Lo stesso quando parli della tua famiglia prova a cambiare espressione da “sono la mamma di … sono la moglie di …” con “Ho un figlio di nome…” “ho un marito di nome…” Questo consente al tuo inconscio di comprendere che non sei tu la responsabile di tutto, ma restituisce una identità ed un ruolo alle persone che hai intorno, ascolta come cambia la vibrazione dentro di te e pian piano sentirai meno peso addosso e la mente più alleggerita e lascerai uno spazio in più perché la tua essenza si possa iniziare ad esprimersi. Portiamo a termine i compiti quotidianiPuò sembrare banale, ma non è così. Sono le piccole cose che portano i grandi cambiamenti, se non portiamo a termine i piccoli compiti non possiamo pensare di portare a termine compiti ben più grandi. Uno dei primi esercizi per abituare la mente alla disciplina e al benessere è proprio svolgere i compiti quotidiani e farlo ogni giorno. Se ci pensate troverete sicuramente dei compiti che sono più piacevoli e altri meno, dalla gestione della casa, al lavoro e alla famiglia, ma è proprio sforzandoci su quelli che sono meno piacevoli ogni giorno che la mente cambierà atteggiamento nei loro confronti. Spesso associamo a questi impegni la parola “sacrificio” e diamo al tutto un’accezione negativa, ma soffermiamoci sul significato della parola “sacrificio” = “rendere sacro” … ecco che cambia il modo in cui possiamo guardare agli impegni quotidiani. Attraverso questi compiti rendiamo sacro ciò che facciamo, se è per la nostra casa o per la nostra famiglia e per il lavoro che ci consente di avere uno stipendio…. Siamo noi che decidiamo di portare sacralità nelle nostre azioni quotidiane e diamo loro un valore più elevato. In questo modo otterremo un aumento della nostra autostima, impareremo ad essere più disciplinati anche in compiti di maggior rilievo e saremo d’esempio con le nostre azioni nei confronti dei figli più che con le parole. |
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Carmen Morronemail [email protected] Archives
Settembre 2023
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