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29/3/2022

Come ascoltare i figli in modo empatico?

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Come ascoltare i Figli in modo empatico

Come possiamo entrare in empatia con I figli? 
Come possiamo entrare nel loro mondo, sia da un punto di vista cognitivo che emozionale? 
“Ascoltare il doppio parlare la metà “  
L’ascolto è un aspetto importante della comunicazione, è un processo attivo che richiede partecipazione e ci permette di entrare in sintonia con le altre persone. 
Ci sono delle regole che aiutano a migliorare la nostra capacità di ascolto e che permettono a chi parla di non sentirsi giudicato, ma accolto. 
Vediamo insieme I punti principali dell’ascolto attivo: 
  1. Non interrompere e non sopraffare chi parla 
L’ascolto empatico è un incontro nelle divergenze e differenze e se condiviso può diventare un arricchimento non è uno scontro e non serve imporre il tuo pensiero. 
Utilizza frasi tipo “Ti ascolto” “Dimmi”  
  1. Guardare negli occhi chi parla e mantenere un atteggiamento del corpo di apertura 
Questo atteggiamento fa sentire la persona che parla accolta e permette a te di stare concentrato su ciò che viene detto. Cerca di sorridere con lo sguardo e tieni un tono di voce accogliente. Un bravo ascoltatore ha anche un atteggiamento del corpo che trasmette all’interlocutore apertura per cui tieni le braccia aperte e annuisci con il volto seguendo il discorso. 
  1. Sottolinea quello che dice e fai domande per approfondire e riflettere sull’argomento di cui si sta parlando 
Non interrompere parlando di te, ma segui il discorso riprendendo alcuni aspetti con domande e sottolineando ciò che viene detto.   
  1. Ricapitola e riformula quello che hai ascoltato con le tue parole 
Dai a tuo figlio e a te stesso la certezza di aver compreso il messaggio riformulando con le tue parole, un esempio di ricapitolazione è: “Quindi se ho capito bene ti sei comportato in questo modo perché eri arrabbiato…” 
Un esempio di riformulazione è “ah ho capito perché ti sei arrabbiato ieri perché…” 
L’ascolto empatico consente a chi sta parlando di chiarire sé stesso, ti accorgerai come tuo figlio quando si sente ascoltato, dopo averti parlato arriva al fine del discorso con una maggiore consapevolezza di sé ed una maggiore chiarezza mentale. 

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16/3/2022

Cosa sono le domande potenzianti?

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Cosa sono le domande potenzianti?

Quanto e' importante il tipo di domanda che rivolgiamo a noi stessi e di consegnuenza ai figli? 
Uno degli aspetti della nostra comunicazione interna che piu’ influenza chi siamo e cio’ che facciamo e cosa diventiamo riguarda le domande che rivolgiamo a noi stessi. Nella comunicazione le domande hanno un potere enorme, si dice “Chi domanda comanda” e questa espressione e’ proprio vera perche’ il potere che hanno le domande e’ quello di indirizzare l’attenzione verso qualcosa, spostano l’attenzione su un altro argomento un’ altra situazione. “Le domande che ci poniamo orientano i nostri pensieri e i nostri stati d’animo” quindi porci delle domande positive potenzianti crea in noi stati d’animo positivi e potenzianti allo stesso modo se ci poniamo domande non postive e non potnzianti creeremo degli stati d’animo corrispondenti. 

Quindi se continui a chiederti “ Perche’ sempre a me le cose non vanno?” ovviamente sposti l’attenzione su cio’ che non va e sul fatto che va sempre male. E poi di conseguenza si tende a generalizare , per cui due volte diventa “tutte le volte”, oppure “non ce la faro’ mai” quindi prendiamo alcuni elementi e li facciamo diventare tutto l’intero. 
Questo modo di comunicare con noi stessi influenza il modo di leggere l’ambiente intorno a noi e influenza il modo di sentirci di vederci e di vedere quello che facciamo  creando  una spirale discendente e non da accesso a nuove possibilita', nuove consapevolezze. 

La mente da risposte a tutte le nostra domande. 
Il modo in cui poniamo la domanda orienta le risposte che ci verrano date o che ci daremo. 
Provate su di voi  a cambiare il tipo di domanda una , due ,tre volte, all’inizio sara’ piu’ impegnativo , ma man mano prenderai confidenza con questo modo di farti le domande e inizierai a vedere I primi risultati, poi diventera' sempre piu' automatico. Lo stesso tipo di domande che rivolgiamo a noi stessi tendiamo a rivolgerle anche agli altri, hai mai pensato a quali domande rivolgi ai tuoi figli? 
Considera che le domande formulate in modo differente, potenziante, aprono la strada a nuove soluzioni , nuovi punti di vista e come abbiamo detto all’inizio attraverso le domande puoi spostare l’attenzione da una situzione ad un altra. 
Ti  invito a fare un esercizio da fare su di te e che poi potrai fare con i tuoi figli: 
Alla fine della giornata prendi qualche minuto per te e prova a rivolgere a te stesso alcune domande potenzianti, compila le domande su un foglio e osserva come cambia la tua sensazione rispetto alle situazioni nell’arco di una settimana. 
 Ti lascio qualche esempio: 
  • “Cosa e’ andato bene oggi?” 
  • "Cosa hai imparato di nuovo oggi?” 
  • “Cosa mi ha emozionato oggi?” 
  • “Cosa posso fare di diverso?” 
  • “Come hai gestito il tempo oggi?” ​

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